GROTTAMMARE A SCUOLA DI SVILUPPO SOSTENIBILE E AGENDA 2030

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Al via in 18 classi delle scuole medie di Grottammare il ciclo di lezioni La mia Scuola a Rifiuti Zero con focus sull’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e su tre dei 17 obiettivi:

Per le classi prime: Obiettivo n.1 Lotta alla povertà

Per le classi seconde: Obiettivo n.11 Città e comunità sostenibili

Per le classi terze: Obiettivo n.13 Lotta al cambiamento climatico

Le lezioni si svolgono presso la Scuola Secondaria di Primo grado Leopardi nel plesso centrale Via Toscanini, nel plesso centrale “G. Speranza” e nel plesso Zona Ascolani.

Le lezioni sono parte del progetto Ambiente Bene Comune di Grottammare, un progetto nato nel 2019 per volontà dell’Amministrazione comunale, Marche a Rifiuti Zero e diversi partner e sponsor, a partire da PicenAmbiente, il gestore del servizio di raccolta dei rifiuti urbani che, attraverso l’impegno delle attività commerciali e ricettive, e dell’intera cittadinanza, mira alla riduzione degli imballaggi e al risparmio di risorse preziose.

Il progetto scolastico, che vede le scuole di Grottammare impegnate in percorsi di educazione ambientale già dal 2019, vuole avvicinare i ragazzi alla sostenibilità e all’applicazione dei principi dell’economia circolare nella vita quotidiana. Ognuno di noi può partecipare alla transizione ecologica e alla costruzione di un ambiente sostenibile allontanandosi da uno stile di vita basato sulla cultura dell’usa e getta e poco attenta alla salute dell’ambiente. Ecco perché è necessario abbracciare i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile, che riguardano non solo aspetti ambientali, ma anche sociali ed economici, perché vivere in modo sostenibile significa anche rispettare i diritti fondamentali dell'uomo: la salute, la sicurezza alimentare, il benessere psicofisico, l'uguaglianza tra gli esseri umani.

Dobbiamo avvicinarci a un nuovo modo di pensare l’economia: abbandonare il legame con lo sviluppo lineare (produzione, consumo, rifiuti) che ha caratterizzato l’ultimo secolo e orientarci verso uno sviluppo sostenibile (riduzione degli sprechi, riuso, riciclo).

La Strategia Nazionale e la Strategia regionale di Sviluppo Sostenibile mostrano come l’Italia e la Regione Marche abbiano elaborato un piano specifico per raggiungere la sostenibilità e come il cambiamento climatico e i suoi effetti siano fortemente legati al rispetto dei diritti umani e al concetto di equità. E’ un dato di fatto che i più colpiti dal cambiamento climatico sono coloro che meno hanno contribuito al global warming, ovvero i paesi poveri. Questi ultimi purtroppo non riescono ad adattarsi al cambiamento climatico come i paesi ricchi in quanto manca di base il rispetto dei diritti fondamentali.

Nelle lezioni rivolte alle prime vediamo come la povertà sia legata non solo al reddito ma anche alla povertà di mezzi e servizi. Grande è stata la difficoltà per esempio di parte dei giovani italiani nel seguire lezioni in DAD per mancanza di un pc personale o di una buona connessione.

Il COVID 19 ha inoltre aumentato la percentuale di povertà estrema nel nostro Paese: mai così alta dal 2005. Eppure le misure di protezione sociale messe in campo dal governo (es. cassa integrazione) hanno mitigato la situazione, evitando percentuali di povertà maggiori. Non è stato così purtroppo per i paesi del sud del Mondo.

Nelle lezioni alle seconde impariamo che creare comunità sostenibili significa rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e senza sprechi, facendo sì che la cittadinanza sia parte attiva dei processi decisionali, possa muoversi in modo sostenibile, sia circondata dal verde e abbia accesso ad alloggi adeguati e legati all’uso di fonti rinnovabili. Dal 2021 in Italia tutte le nuove abitazioni sono Edifici nZEB (nearly Zero Energy Building) ovvero edifici ad altissima prestazione energetica il cui fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo è coperto in misura significativa da energia da fonti rinnovabili, prodotta in situ. Sono inoltre edifici antisismici e intelligenti per rispondere alle esigenze di salubrità, confort e sicurezza delle persone.

Con grande sorpresa da parte dei ragazzi scopriamo che Grottammare è già città sostenibile! Diversi sono i riconoscimenti del Comune: è inserito nella Rete delle Città Sostenibili e ha ottenuto la Bandiera Blu, Lilla, Gialla e quella delle Spighe Verdi.

Nelle lezioni rivolte alle terze vediamo come il cambiamento climatico abbia variegati effetti sull’intero ambiente naturale e su chi lo abita. I migranti climatici e la trapped population ne sono testimonianza. I primi sono persone che, a causa di cambiamenti dell’ambiente che influenzano negativamente la loro vita o le condizioni di vita, sono obbligati a lasciare la propria dimora spostandosi all’interno del loro paese o all’estero. I secondi invece non potendo lasciare il proprio paese sono soggetti all’impoverimento e al degrado ambientale. La chiave per lottare contro il cambiamento climatico è racchiusa nel piano clima e nelle sue misure di adattamento e di mitigazione per mantenere la temperatura al di sotto di 2 gradi, come specificato dagli Accordi di Parigi. Molto però possiamo fare anche noi! D’altronde i 17 obiettivi devono essere portati avanti da tutti i cittadini dei paesi dell’ONU!

L’ultima parte della lezione è dedicata a un vero e proprio confronto con i ragazzi su consigli e buone pratiche per migliorare la nostra impronta ecologica: consumi corti e leggeri, energie rinnovabili, mobilità intelligente e alimentazione equilibrata, privilegiando prodotti durevoli e con imballaggio ridotto o in carta. Eliminare il mono uso e limitare l’acquisto di oggetti e imballaggi in plastica è necessario e sempre più facile. Diverse sono le alternative già disponibili sul mercato: spazzolino da denti in bambù, uso dell’acqua del rubinetto e della borraccia, acquisto di cosmetici solidi o alla spina, acquisto di prodotti sfusi. Se non troviamo alternative valide possiamo autoprodurre: per questo organizziamo un laboratorio di autoproduzione di sapone e dentifricio: così i ragazzi fanno propri tre principi cardine della strategia rifiuti zero: ridurre, riusare e riciclare.

Previsti per i ragazzi anche laboratori da realizzare in autonomia. Il primo è un vero e proprio compito di realtà: donare all’Associazione I care di Grottammare un oggetto personale non più utilizzato (libro, vestito, gioco ecc..) per aiutare ragazzi in difficoltà.

L’altro laboratorio riguarda la creazione di un manifesto di “Grottammare città sostenibile”, per promuovere la città in questa veste utilizzando un format fornito da Aries communication & design, responsabile comunicazione e grafica del progetto.