Primo workshop sull'inclusione nel volontariato - Ascoli Piceno

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Venerdì scorso si è tenuto presso la Bottega del Terzo Settore, il 1° Workshop sul tema dell’inclusione, promosso da Marche a Rifiuti Zero ETS, associazione impegnata dal 2015 nella promozione e sensibilizzazione della sostenibilità ambientale, e da gennaio 2024 divenuta anche interlocutore in Europa per il volontariato.

L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto VERA (Volunteering, Equality, Rights, Action - Volontariato, Uguaglianza, Diritti e Azione) proposto dal Centro Europeo per il Volontariato, al quale la Marche a Rifiuti Zero  aderisce insieme a più di 60 organizzazioni dedite alla promozione e al sostegno del volontariato in Europa. Il progetto ha l'obiettivo di rendere il volontariato più inclusivo e rappresentativo della società nel suo complesso, promuovendo attivamente l’uguaglianza di genere, l’accoglienza e la non discriminazione all’interno delle organizzazioni del Terzo settore.

Per questo, Marche a Rifiuti Zero ha lanciato un invito alle associazioni sul territorio per riflettere insieme sugli ostacoli che le persone con disabilità incontrano nello svolgere in modo attivo il volontariato all’interno degli Enti del terzo settore.

L’evento dal titolo “Coinvolgere le persone con disabilità in qualità di volontarie e volontari” ha visto la partecipazione di diverse realtà associative e la presenza di Don Giorgio Del Vecchio, Referente per la Diocesi di Ascoli Piceno, per la Pastorale delle Persone con Disabilità.

L’incontro si è svolto in due momenti: nella prima parte il Presidente Daniele Antonozzi ha illustrato le ragioni che hanno spinto il CEV e Marche a Rifiuti Zero a lavorare sull’inclusione e le sfide di cui farci interpreti per centrare l’obiettivo. Inoltre, sono state individuate quattro tipologie di ostacoli alla presenza di persone con disabilità all’interno degli ETS. Ognuna di queste fattispecie è stata approfondita nel workshop, dove gli intervenuti, accompagnati da Cristina Farnesi, referente marche a rifiuti zero per la provincia di Ascoli, hanno potuto portare la propria esperienza, diretta o indiretta, delle criticità riscontrate, ma soprattutto delle piste risolutive che si sono battute, all’interno di un dialogo aperto e sincero.

Ci auguriamo che gli obiettivi proposti con questo pomeriggio formativo, rappresentati dalla sensibilizzazione delle organizzazioni del Terzo Settore e dalla diffusione di una cultura davvero inclusiva, maggiormente attenta e sensibile alle esigenze di tutti, al fine di includere ogni persona, possano diventare prioritari per tutte le organizzazioni.