
Ieri, 15 aprile, nelle classi quinte della scuola Primaria Carlo Urbani di Recanati, si è tenuto un incontro sui temi della riduzione dei rifiuti, il riuso, il riciclo e l’economia circolare. L’incontro si inserisce nel progetto la mia scuola a rifiuti zero promosso dall’associazione Marche Rifiuti Zero ed è stato organizzato da Marta Cardinali e Giacomo Marignani, due giovani volontari dell’Ass. Culturale Il Borgo di Montecosaro.
Il dato esorbitante da cui è partita la riflessione con gli alunni è la produzione annuale di ben tre miliardi di tonnellate di rifiuti da parte dell’uomo.
Ma con tutti questi rifiuti potremmo arrivare sulla Luna! esordisce Massimo, un alunno di quinta.
Caro Massimo, purtroppo, hai proprio ragione. La tua osservazione, apparentemente frutto della gonfiatura applicata dai bambini agli eventi che li circondano, è una realtà. Se infatti mettessimo insieme tutti i rifiuti prodotti annualmente, potremmo costruire una scala gigante che riuscirebbe quasi a portarci sulla Luna.
Perciò, dopo essere venuti a conoscenza di quest’immagine raccapricciante, i bambini erano bisognosi di trovare delle soluzioni pratiche per la gestione e l’utilizzo di tutti questi rifiuti, affinché potessero evitare di ritrovarsi un giorno a vivere nello scenario distopico descritto dal film WALL-E: un mondo non più abitabile dall’essere umano perché trasformato in un’immensa discarica a cielo aperto.
Guidati dalle indicazioni e dai consigli dei ragazzi de Il Borgo, le classi hanno provato a pensare a delle soluzioni per la gestione dei rifiuti. Una delle primissime proposte è stata la raccolta differenziata.
Difatti è proprio grazie all’impegno che ogni cittadino mette nel dividere i rifiuti prodotti, che quell’apparente immondizia diventa una risorsa fondamentale per l’essere umano. Basti pensare, facevano riflettere Marta e Giacomo, che con sole cinquecento lattine si può realizzare una bicicletta. È perciò di primaria importanza inserire il rifiuto differenziabile nel corretto sacchetto affinché possa trasformarsi in una ricchezza per tutti. Ma se buttiamo rifiuti indifferenziabili, come possiamo farli diventare una risorsa?” puntualizza Martina.
Come sempre alla lungimiranza dei bambini non sfugge nulla: Martina fa notare che alcuni rifiuti non posso essere differenziati e grazie a questo spunto entra in gioco il tema dell’importanza di sostituire i materiali non differenziabili con quelli riciclabili e favorire il riuso degli oggetti.
Questi semplici gesti, oltre a ridurre la quantità di rifiuti, prevengono gli sconvolgimenti climatici provocati dall’estrazione eccessiva di risorse, mettendo inoltre un freno a tutte quelle multinazionali del fast fashion che sono responsabili di una percentuale enorme dell’inquinamento globale e che violano il diritto dei bambini al gioco e all’istruzione, facendoli lavorare.
Il riuso degli oggetti è stato considerato particolarmente importante dai bambini e dai ragazzi dell’Associazione, così, riprendendo i versi e le note della canzone “Pensa” di Fabrizio Moro, Marta e Giacomo hanno inventato con le classi un nuovo tormentone che sicuramente tornerà utile a grandi e piccini: “Pensa! Prima di buttare pensa! Prima di eliminare o scartare, prova a pensare! Pensa! E puoi decidere tu!”
Questo è lo slogan che i bambini della classe quinta regalano alla collettività per costruire insieme un mondo più pulito: grazie all’impegno e alla determinazione che hanno mostrato durante l’incontro possiamo dire che il futuro è in buone mani!