
Osservazioni relative al procedimento di VAS per il Piano d'ambito gestione rifiuti ATO 3
dal documento (34 pagine) coppiamo la conclusione
Conclusioni
Eccellenza COSMARI: ha le capacità di diventare la prima provincia Italiana ad adottare una una politica di gestione innovativa della FORSU attraverso un diffusa impiantistica a regime aerobico. Il COSMARI diverrebbe il pioniere in Italia in questo campo quando quasi tutti gli altri gestori stanno per intrappolarsi in una via chiusa per 30 anni nel BioMetano con meccanismi di non ritorno.
CSS: viene presentato come la soluzione per contrastare il conferimento in discarica e l'accumulo di eco balle invendute. Elude e non risolve il problema di fondo che prima o poi si ripresenterà: cosa fare degli scarti? Quando invece Il COSMARI potrebbe investire in impiantistica “plasmix”, e non è un “pour parler”, perché la tecnologia è già presente.
Il COSMARI è sempre stato riconosciuto come un soggetto innovatore. Il suo operato condiziona la buona reputazione dei 57 comuni marchigiani che lo compongono. Il COSMARI deve rimanere fuori da facili meccanismi di mercato. E spingere verso le attuali direttive dell’UE ecologiche e sfidanti.
Grande assente all’interno del piano è la riduzione della tariffa. I cittadini rimangono delusi perché da un’iniziale promessa di riduzione con il subentro della differenziata, tale promessa rimane tale, mai realizzata. I cittadini si aspettano un piano che riduca la TARI che sia più ecologico e riconducibile all'odierna economia circolare.
Il piano appare positivo sotto vari aspetti (green point, centro del riuso/riparazione, compostaggio di prossimità…).
Il piano non è adeguato al nostro territorio. Un piano sovradimensionato e proteso verso mercati esterni. Il COSMARI ha davvero un’esperienza da vendere, professionalità per sperimentare azioni politiche e innovative che possono legittimamente rappresentare un esempio non solo in regione ma in Italia.
La OIKOS deve rappresentare un’opportunità al servizio dell’ATA e non viceversa. Un piano sovrapponibile presentato nell’ascolano, in provincia di Pesaro Urbino, in Abruzzo, in Umbria e chi sa dove…, non può essere corrispondente alle specifiche e differenti realtà territoriali. Che invece vanno del tutto considerate. È per questo che non ci emoziona.
L’ATA3 deve riaprire un tavolo di concreto dialogo prima di intraprendere la strada della digestione anaerobica incentivata. “Meglio una brutta figura che un piano così” Una riconsiderazione, una visione aggiornata del piano non è affatto una brutta figura. Anzi è segno di saggezza.
CSS hanno effetti ambientali pessimi e non rispondono pienamente al modello di economia circolare. La digestione anaerobica non permette una buona promozione e una
maggiore efficienza nell’impiego delle risorse naturali come lo fa l’attuale linea di compostaggio aerobico. Con un piano che punta solo alle politiche di recupero energetico (CSS e BioMetano) si prospetta un deterioramento rispetto all’attuale gestione. L’impiantistica di digestione anaerobica non risponde al criterio di riduzione della produzione dei rifiuti. Il piano dovrebbe puntare al recupero di materia che è più in linea con gli obiettivi della VAS.
Concludiamo nel dire che la VAS dovrebbe avere un esito negativo.
Marche a Rifiuti Zero provincia di Macerata