Montecchio a Scuola di Rifiuti Zero per ridurre scarti organici e rifiuti da imballaggi alimentari

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Montecchio a Scuola di Rifiuti Zero per ridurre scarti organici e rifiuti da imballaggi alimentari

 

Marche a rifiuti zero torna all’ I.C. Giovanni Paolo II di Montecchio. Abbiamo incontrato due classi con cui l’anno scorso avevamo parlato di come copiare la natura, in cui non esistono rifiuti: ridurre, riparare, riutilizzare… ingegnandosi e divertendosi. Allora eravamo rimaste stupite della sensibilità e attività dei bambini e dall’interesse delle maestre che quest’anno ci hanno richiamato chiedendoci di presentare il tema degli scarti organici e dei rifiuti da imballaggi nell’ambito alimentare.

In ogni classe abbiamo trovato i contenitori per la carta e plastica ed un angolo “blu” dove i bambini posano le loro borracce che riempiono al rubinetto.  Siamo partite da qui: dalla raccolta differenziata, già assimilata, per dire che si può fare ancor meglio, soprattutto per cibi e bevande.  Facciamo subito capire che ben il 40% del cibo prodotto va sprecato, perché una grossa parte dei rifiuti sono organici, per non parlare degli imballaggi, che costituiscono l’80% dei rifiuti plastici complessivi.

Di fronte a questi dati gli alunni non si sono affatto scoraggiati, alzavano tutti la mano per raccontare che fanno l’orto con il nonno, che riutilizzano contenitori e tappi per costruire giochi. Sono già bravi a far la raccolta differenziata ma sanno bene che non basta, soprattutto per la plastica, che è il peggior materiale da riciclare e quindi va soprattutto ridotta.

Siamo passate dalla piramide sulla gerarchia nella gestione dei rifiuti a quella alimentare, affiancata alla piramide ambientale. Abbiamo osservato quali cibi ci sono in ogni livello e realizzato che quasi sempre quello che danneggia la natura è anche molto poco salutare per noi, ad esempio la carne rossa. Anche in questo caso sono piovute domande e racconti: “ in che riga è il latte?”, “ a me piacciono le verdure, i piselli soprattutto”, “aiuto il nonno nel pollaio”.

I bambini sono perspicaci, hanno concluso che quello che fa bene alla natura fa bene anche a noi, e quando si tratta di cibo, fare il “bene” significa mangiare cose buone e salutari.

La mattinata si è conclusa con l’assegnazione dei compiti: due consegne tra cui scegliere:

Cos’è il compostaggio?

Trova una ricetta da cucinare con gli avanzi

Abbiamo inoltre lasciato una proposta da sviluppare come classe: creare un manuale di azioni “a spreco zero”.

I compiti non sono obbligatori anche perché sappiamo che non ce n’è bisogno!