Montecchio a scuola di rifiuti zero con la vetrina del riuso

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Giovedì 7 Dicembre la sezione Zero Waste-Marche a rifiuti zero di Pesaro ha portato il progetto Scuole a Rifiuti Zero nella scuola primaria di via Guidi-Montecchio, dove ha incontrato due classi seconde. Come sempre avevamo con noi un sacchetto nero da cui abbiamo iniziato ad estrarre rifiuti di vario tipo. I bambini ci guardavano prima straniti e poi incuriositi. “Cos’è un rifiuto? Quanto tempo impieghi a mangiare lo yogurt e quanto tempo permane il vasetto se disperso nell’ambiente?” chiedevamo e loro provavano a rispondere con sempre maggior interesse, così è iniziato un dialogo vivace e produttivo che ha assorbito anche il tempo da dedicare ai laboratori.

Insieme abbiamo scoperto che per riciclare un rifiuto bisogna differenziarlo correttamente, che prima di inviarlo a riciclo è bene provare a riutilizzarlo, riparandolo o cambiandone la destinazione d’uso e dando così via libera alla nostra creatività e manualità. Avevamo una vetrina del riutilizzo che dava esempi pratici, che sono piaciuti molto a bambini e maestre: una lattina di tonno può diventare la ciotola del gatto, una lattina di legumi un portapenne, delle latte da passata dei simpatici trampoli, dei vecchi jeans possono essere trasformati in un astuccio, una balla da caffè in un’originale borsetta. Oggetti unici, nati anche grazie alla collaborazione con persone che ancora conoscono la sartoria.

Avevamo dei vasetti di vetro che contenevano pigne di cipresso, ghiande, delle foglie autunnali di tutti i colori. Alla domanda “questi sono rifiuti?” i bambini hanno risposto con un bel NO. Vero! La natura non produce rifiuti, anzi, tutto è utile in natura, ogni albero, ogni frutto, tutto fa parte di un equilibrio perfetto, che purtroppo spesso non riconosciamo e alteriamo a causa di uno stile di vita sempre più staccato dalla natura. Anche noi possiamo non produrre rifiuti, scegliendo una borsa di tela invece di una usa e getta. La borsa di tela, tra l’altro, è più resistente e sicuramente è un contenitore più indicato per gli alimenti, in quanto la plastica è un derivato del petrolio. Ugualmente possiamo preferire i saponi solidi a quelli liquidi, i dentifrici in pastiglie o polvere a quelli nel tubetto, cercare legumi, pasta, detersivi sfusi, portare sempre con noi una borraccia.

La mattinata si è conclusa con i bambini che frugavano liberamente nei nostri sacchetti o giocavano con gli oggetto che avevamo esposto mentre noi chiacchieravamo con le maestre, stupite e soddisfatte per le tante cose che avevano appreso. “ed io che credevo di essere attenta all’ambiente”, ha detto una, “lo sei sicuramente, ma si può sempre fare di più” abbiamo risposto. Questo è un percorso virtuoso, da fare insieme, bambini, educatori, famiglie a braccetto con la natura, la nostra prima maestra.