Mercoledì scorso, nell’ambito del progetto Eco-schools, gli studenti della scuola secondaria di primo grado di Cupra Marittima hanno visitato il nuovo impianto per la preparazione al riutilizzo dei rifiuti realizzato da Picenambiente a Spinetoli.
Un’ ottima occasione per sensibilizzare i più giovani al rispetto dell'ambiente mediante il corretto trattamento e recupero dei rifiuti.
Nella visita alla centrale, ci racconta Simone, abbiamo visto come si smaltiscono i rifiuti e come si dividono, poi ci hanno spiegato come funzionano alcuni macchinari, per esempio quello che grazie alla forza centrifuga sminuzza in piccole parti i rifiuti plastici.
Siamo andati a vedere la sala di controllo, e quindi come si controllano i macchinari, come si devono comportare gli operai se c'è qualcosa che non va in un macchinario…
Abbiamo visto da vicino come la raccolta differenziata dei rifiuti, soprattutto imballaggi, è finalizzata al recupero dei materiali utili e quindi riutilizzabili nel processo produttivo. Fare bene la raccolta è molto importante: meglio si fa la differenziata tanto più efficiente può essere il riciclo. Una raccolta ben fatta consente di ridurre al minimo i materiali estranei che arrivano all’impianto, che abbassano la qualità dei materiali utili per il riciclo e danneggiano economicamente e praticamente la qualità del riciclo.
Morale della favola: i rifiuti vanno divisi perché questo è l'unico modo per riuscire a riciclarli. Quindi nell’impianto finisce tutto ciò che separiamo a casa e mettiamo nel mastello o cassonetto. Per esempio, per quanto riguarda la plastica, avremo bottiglie, flaconi di detersivo, vaschette di plastica utilizzate per acquistare alimenti, ecc.
Il responsabile dell’impianto ci ha mostrato il percorso di carta e plastica all’interno dello stabilimento. Nelle prime fasi si prevede, ad esempio, la separazione dei materiali per dimensione e per tipologie, preparando così i rifiuti alle successive fasi del riciclaggio.
Il secondo passaggio è la selezione, che viene fatta in buona parte dalle macchine. I rifiuti sono smistati in base alla loro dimensione e uno scanner a infrarossi divide i diversi tipi di plastica - come PET, PVC o PE - e li separa usando dei getti di aria compressa.
Una volta tolta la frazione estranea tramite selezione meccanica e manuale, i rifiuti vengono imballati in grosse balle pronte per essere inviate al recupero.
Ci ha veramente colpito la quantità di carta e plastica che viene trasformata in balle. Nei vari passaggi si recupera anche l’alluminio, che troviamo nella plastica perché vengono raccolti insieme.
Al termine della visita abbiamo tutti condiviso l’importanza di riutilizzare e riparare, cercando di allungare la vita dei nostri oggetti prima di disfarcene, perché il riciclo è comunque un processo lungo che utilizza energia e acqua che invece potremmo dedicare a usi migliori.