L’Osservatorio Rifiuti Zero di Pesaro analizza i dati della raccolta differenziata e propone tariffa puntuale, preparazione per il riutilizzo e sanzioni per gli sporcaccioni

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Si è riunito ieri  l’Osservatorio Rifiuti Zero di Pesaro, nato all’interno della Consulta Comunale della Sostenibilità.

L’Osservatorio si inserisce nel percorso che ha portato il Comune di Pesaro ad aderire alla Strategia Rifiuti Zero e ha il compito di monitorare il ciclo dei rifiuti, a partire dal gestore Marche Multiservizi che ne ha la responsabilità, indicando criticità e soluzioni per rendere il percorso verificabile, partecipato e costantemente in grado di aggiornarsi alla luce dell'evolversi del quadro nazionale ed internazionale. La Strategia Rifiuti Zero incoraggia infatti la riprogettazione della vita ciclica delle risorse in modo tale da riutilizzare tutti i prodotti e ridurre la quantità di rifiuti da inviare in discarica.

Pesaro, Capitale della Cultura 2024, aderisce a Rifiuti Zero proprio per questo obiettivo, per lasciare alle future generazioni un ambiente migliore, anche attraverso la riduzione dei rifiuti e lo sviluppo di un modello produttivo ed economico in grado di non generare scarti. Con le parole di Rossano Ercolini, bisogna ricollocare l'economia all’interno dell’ecologia, della cultura e della sostenibilità.

Oltre all’assessore alla sostenibilità Maria Rosa Conti, hanno partecipato Mauro Moretti e Valeria Nardi del Comune di Pesaro, Elena Bracci e Massimo Baronciani della Provincia di Pesaro, Marco Bonetto, Responsabile Pianificazione Marche Multiservizi. Per le associazioni, Rossano Ercolini, Presidente Zero Waste Italy, Sabrina Petrucci e Giuliana Ugolini Marche a rifiuti zero, Sezione Zero Waste di Pesaro, Elisa Borselli e Giulia Galli, rispettivamente rappresentante delle associazioni e coordinatrice della Consulta.

Rossano Ercolini ha ricordato il ruolo degli Osservatori, dove amministrazione comunale e cittadini si confrontano allo stesso livello, con il coordinamento affidato ad una associazione. L’Osservatorio controlla in modo propositivo il percorso verso Rifiuti Zero, realizzando una collaborazione costruttiva con il gestore e gli uffici preposti al servizio.

La raccolta differenziata di Pesaro è al 67,40%, sopra il requisito di legge del 65% e un po’ sotto la media regionale e provinciale. Le Marche sono una regione molto virtuosa, quarta in Italia, ma corrono il rischio di perdere l’appuntamento con la tariffa puntuale, che è l’unico modo per migliorare nel tempo i livelli di eccellenza raggiunti.

Maria Rosa Conti ha sollecitato l’Osservatorio a lavorare con lo stesso spirito di condivisione presente nella Consulta e con l’obiettivo di aprire il Comune alle esperienze nazionali e internazionali di buone pratiche in materia di rifiuti. Il percorso di Pesaro verso Rifiuti Zero nasce dal connubio di questa Rete con la Rete dei Comuni sostenibili, cui Pesaro appartiene, e che ha al proprio interno il Comune di Capannori, dove è nata la Rete Zero Waste Italy con Rossano Ercolini. Capannori ha raggiunto performance, anche dal punto di vista scientifico, particolarmente virtuose, che Pesaro vuole conoscere e replicare.

In questo contesto, Marche a rifiuti Zero, attraverso la Sezione Zero Waste di Pesaro chiede di attivare il monitoraggio delle attività svolte dal Comune e da Marche Multiservizi, sulla base di dati e indicatori utili a valutare i livelli di efficienza, efficacia ed economicità del servizio, con particolare attenzione ai seguenti aspetti: iniziative di riduzione dei rifiuti; raccolta differenziata; compostaggio domestico; riciclo, riuso e decostruzione di vecchi edifici; separazione del rifiuto residuo; smaltimento della frazione non riciclabile e del sottovaglio; impianti di riciclaggio e trattamento degli ingombranti e spazzamento stradale; incentivi economici; attuazione dal DM 10 luglio 2023, n. 119 sulla preparazione per il riutilizzo; Green public procurement e rispetto dei CAM Criteri ambientali minimi negli appalti.

In particolare, ha chiarito Ercolini, l’attuazione delle norme sulla preparazione per il riutilizzo è prioritaria ed èa pieno titolo parte della Strategia Rifiuti Zero in quanto consente al rifiuto di tornare ad esse un prodotto, determinando una riduzione dei rifiuti fino al 10%. In tal senso Zero Waste sta cercando di promuovere una proposta di legge nazionale per istituire un bonus sul riuso e la riparazione, come già avviene in alcuni Paesi europei.

Marco Bonetto ha illustrato alcuni dati sintetici inerenti la raccolta differenziata nei diversi modelli adottati a Pesaro: porta a porta, stradale, con eco-isole informatizzate, dai quali emerge come la frazione estranea nelle raccolte aumenti nel sistema stradale rispetto al porta a porta, ma non si discosti molto nel nuovo sistema delle eco-isole, dopo un primo momento di adattamento dei cittadini al cambiamento. Rispondendo alle domande dei presenti, ha chiarito che tale tasso di impurità non inficia il ritorno economico della raccolta, in quanto ad esempio l’organico viene trattato dall’azienda tramite propri impianti. La frazione estranea nella plastica, piuttosto elevata (fino al 38% nello stradale rispetto al 23% nel porta a porta) è composta prevalentemente da plastiche rigide e di grandi dimensioni oppure da abbandoni di rifiuti.

Massimo Baronciani e Elena Bracci hanno sottolineato l’importanza di una corretta pianificazione degli impianti di trattamento e delle discariche di rifiuti urbani e speciali, ricordando, tra l’altro, i numerosi centri di riuso e di raccolta presenti sul territorio da anni. Per migliorare la sostenibilità complessiva del ciclo produttivo, sarebbe importante spostare l’attenzione sui sottoprodotti, sostenendo le imprese a realizzare processi di simbiosi industriale, dove lo scarto di un’impresa è utile all’impresa vicina.

Giulia Gallo propone di prendere in esame il tema della sensibilizzazione, che Marche a rifiuti zero sta promuovendo in primo luogo attraverso attività di educazione ambientale e laboratori di riciclo creativo nelle scuole.

Giuliana Ugolini chiede se siano state finanziate e avviate le attività relative all’attuazione della direttiva SUP sulla riduzione del consumo di prodotti in plastica monouso e suggerisce di promuovere attività di sensibilizzazione, a partire dagli stabilimenti balneari, con l’obiettivo di ridurre la produzione di rifiuti attraverso la scelta di prodotti con packaging sostenibili, riutilizzabili, biodegradabili e riciclabili, riducendo così i costi di smaltimento e i rischi per l’ambiente e la salute. Come già avviene in altri Comuni marchigiani, attraverso la stipula di un protocollo d’intesa con il Comune, i gestori di tali esercizi si impegnano a compiere azioni mirate per ridurre la produzione dei rifiuti, per il bene del territorio e di tutti i cittadini.

Mauro Moretti e Marco Bonetto si sono resi disponibili ad approfondire il progetto, soprattutto per quanto riguarda gli stabilimenti balneari, che l’azienda ha incontrato nei giorni scorsi.

In conclusione, Rossano Ercolini pur condividendo le politiche di sensibilizzazione, ma ha ribadito con forza l’importanza della tariffa puntuale e delle sanzioni come strumenti di riduzione e prevenzione dei rifiuti, sollecitando Comune e Marche Multiservizi a farsi parte attiva in tal senso.